Yule - Solstizio invernale / Natale | Greenspirit
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Jul / Yule

Solstizio invernale

22 Dicembre 2023

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Quest'anno l'inveno è freddo ed è già tutto coperto di neve. Lo spirito di Yule si sente molto presente. Uscendo si ode il gracchiare dei corvi, ma per il resto c'è silenzio, il sacro silenzio invernale che si accentua ancora di piu' con la neve. E' la stagione della Dea anziana, la vecchia saggia, la Morrigan, la Cailleach. Poche piante hanno sopravvissuto finora, e non ci sono insetti. E' la stagione della morte.

Adesso inizia il periodo in cui Odino percorre i cieli grigi con il suo esercito di spiriti guerrieri e valchirie, a cavallo e accompagnato dai cani, portandoci feroci tempeste. Questo viene chiamato l'esercito selvaggio o anche la caccia selvaggia. Quando fuori c'è l'esercito selvaggio, è meglio non uscire. In tutta la Germania si conosce l'esercito di Odino, e in molti posti lo si vede ancora tutti gli anni, percorre sempre le stesse strade.

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Dicembre, il mese del lupo, da sempre ci porta freddo e oscurità. Fortunato chi ha una casa in cui richiudersi, chi ha delle finestre con i vetri che fermano la pioggia e chi ha un fuoco a cui scaldarsi (oppure oggi, un riscaldamento). Non si esce volentieri per andare a lavorare, tantomeno nei campi. Infatti al solstizio invernale è tradizione fare vacanza, già in tempi celtici. Dal 21 Dicembre si facevano 12 giorni di vacanza, analogamente al solstizio estivo ma ancora più importante: niente lavoro nei campi, nell'officina, nemmeno in casa si facevano lavori come filare e tessere, soltanto le comuni faccende come cucinare e riordinare, ed era anche vietato litigare.

Ci si chiude in casa con la famiglia, che sotto Natale acquista molta importanza, essendo tutti assieme in una casa, come quelle di una volta, con poche stanze, è ovvio che si vive una vita in comune. Le lunghe serate davanti al fuoco a raccontare e scherzare, o anche ad ascoltare con compassione e confortare i propri amati familiari servono per rinforzare lo spirito della famiglia e con esso, ogni singolo suo membro in tutti i suoi aspetti. Oggi si sa che anche il sistema immunitario ha bisogno di rapporti sociali, di un senso di appartenenza e di sostegno sociale. Adesso è il momento di occuparsene, anche perchè proprio il sistema immunitario in questo periodo di freddi venti, tempeste, umidità, neve e gelo ha proprio bisogno di essere rinforzato in tutti i modi. E' inutile prendere l'echinacea se poi si passa tutto il mese in casa soli e tristi. E anche se oggi ci si protegge meglio dal freddo, ci sono altri pericoli non meno aggressivi, come il riscaldamento eccessivo che secca le mucose e le rende vulnerabili, oltre ad aumentare lo sbalzo termico quando si esce, il cibo insano che indebolisce e intossica e virus modificati geneticamente scappati da laboratori militari.

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Anche la cucina acquista più importanza adesso: non solo c'è molto tempo per cucinare assieme, e per fortuna ci sono ancora abbastanza provviste dalla raccolta autunnale, ma c'è anche l'appetito, perchè l'inverno è il periodo in cui bisogna rinforzarsi e ingrassare per arrivare alla primavera in forze e sani. Le pietanze tradizionali di Jul, rispettivamente natalizie, abbondano in tutti i paesi e sono sempre ricche e nutrienti. Oggi le cose sono leggermente diverse da un tempo e a causa del calore nelle case e della vita sedentaria, alcune pietanze tradizionali come la carne, la fondue, le torte salate fatte con la panna e lo speck, il cibo cotto nel lardo e i dolci pieni di grassi e zuccheri vanno consumate magari solo il giorno di Natale e non tutto il mese, altrimenti si rischia di non digerirle, di ingrassare troppo e di aumentare la glicemia e la colesterinemia. Ma con un pò di fantasia si possono cucinare tutto il mese cibi deliziosi e anche sani pur rispettando la qualità della stagione invernale.

In ogni caso, è il momento di mettere una marcia in meno, rilassarsi, rigenerarsi, curarsi, scaldarsi e cullare la propria anima.

CELEBRAZIONI TRADIZIONALI

Il solstizio invernale viene celebrato da tempi antichissimi. Sicuramente i nostri antenati megalitici lo festeggiavano, come si capisce chiaramente dai loro siti sacri, spesso orientati proprio verso l'alba del solstizio. Il cerchio di pietra esterno di Stonehenge è orientato all'alba del solstizio invernale. Ogni anno a Stonehenge ci sono celebrazioni del solstizio, sia invernale che estivo. Anche Newgrange in Irlanda è allineato con il solstizio invernale, e anche le Externsteine in Germania, come tanti altri siti megalitici in tutta Europa. Ma probabilmente anche prima l'umanità celebrava il solstizio in qualche modo.

La festa originaria celtica e nordica di Jul in tutta l'antica Europa dalle Alpi all'Islanda non è molto diversa da quella cristiana, anche per questo ha perso il suo spirito originario, perchè gli è stata sovrapposta una festa molto simile.

La storia tradizionale di Jul è la nascita del nuovo sole. Impersonato da Belenos al solstizio estivo e da Lugh in estate, o anche dal cervo che porta il sole tra le sue corna, il sole si affievolisce fino a morire a Samhain. A Samhain inizia il vero inverno, non il 21 Dicembre come dice il calendario attuale, e il 21 Dicembre il sole viene rinato, dal grembo della Dea della Terra.

Questo neonato che simboleggia il sole che poi crescerà e ci porterà di nuovo il calore, la luce e farà crescere tutte le piante e gli animali, è poi stato trasformato nel salvatore dell'anima cristiana, Gesù, anche se il vero Gesù non era affatto nato in Dicembre, ma è stato preso come simbolo per rimpiazzare il tanto amato e festeggiato Dio Sole, visto che la chiesa non poteva accettare altri Dei. 

Questo è stato il cambiamento principale, per il resto il modo di festeggiare è rimasto più o meno uguale, soltanto povero del suo significato: le decorazioni verdi in casa sono in primo piano, servono per chiamare in casa lo spirito dei boschi, l'uomo verde, per augurarsi che il verde torni tra noi e per rincuorare lo spirito. Dei festeggiamenti in famiglia abbiamo già parlato sopra, parte molto importante della festa, soprattutto per i bambini; le candele illuminano le lunghe notti e ci aiutano a ritrovare l'atmosfera sacra del momento, e l'incenso, ad esempio artemisia, ginepro e resina di pino, serve per tenere lontani gli spiriti maligni e depurare la casa.

La notte del solstizio, nelle case veniva acceso un fuoco che simboleggiava la rinascita del sole, con il ceppo di Jul, un grande ramo o pezzo di tronco di quercia decorato con rametti verdi e bacche che avrebbe bruciato molto a lungo, almeno fino all'epifania. La tradizione del ceppo di Jul era molto importante anche nel medioevo. Con la cenere del fuoco del ceppo di Jul poi si concimava i campi, veniva ritenuto particolarmente fertilizzante.

Jul, Yule, Juolu significa ruota, in Scandinavia ma anche in antico germanico. La parola e quindi anche la festa ha origini comuni in tutto il Nord Europa, è quindi una festa antichissima.

La ruota del tempo, un importantissimo simbolo celtico che ci ricorda che il tempo è un ciclo che ritorna anno per anno, il 21 dicembre si ferma. Il vecchio anno muore e dopo una pausa il nuovo anno riparte. Durante questa pausa era vietato muovere qualsiasi ruota, perchè tutte stavano aspettando di ripartire assieme. Era ed è ancora un periodo di pausa, di introspezione, una possibilità di tirare le somme e immaginare il futuro, quando il sole rinato ci porterà luce, crescita e attività. Già a Samhain la nostra energia, come anche quella della Terra, si dirige verso l'interno, dove esplora il mondo inconscio, rinforza le radici, comprende i misteri della vita. Solo così, quando arriva il nuovo anno si è pronti per la rinascita. Come rinasce ogni anno il sole, anche noi, facendo parte della Natura, rinasciamo ogni anno con nuova energia, nuovi propositi, nuovi progetti e idee. Per fare ciò però il calderone della rigenerazione deve essere sempre mantenuto gettandoci dentro ciò che non ci serve più. Il periodo di oscurità e riposo è fondamentale nel ciclo della vita.

 

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LA LUCE INTERIORE

Il solstizio è il momento in cui rinasce il sole. in antichità il Sole veniva rappresentato da vari Dei, a seconda della sua caratteristica stagionale: Belenos, il Dio splendente e bellissimo, regnava al solstizio estivo. Lugh, il Dio lucente e molto fuocoso regnava in estate. In autunno però poi Lugh muore, va negli inferi da Hel, la Dea della Terra, e rinasce al solstizio invernale, dove veniva rappresentato come un bambino. Per questo uno dei simboli di Yule è il bambino appena nato, che è nientemeno che il Dio del Sole. Il Cristianesimo originariamente festeggiava la nascita di Gesu in primavera, soltanto nel circa terzo secolo DC ha spostato la nascita a Yule, perchè i pagani non avevano nessuna intenzione di abbandonare le loro celebrazioni, i loro Dei e tutta la simbolica, e allora il cristianesimo ci ha sovrapposto la sua. Altrimenti non sarebbe stata celebrata in modo cosi particolare la nascita di Gesù, egli era sconosciuto fino a dopo i 30 anni.

Queste le simboliche antiche. Ma oggi qual è il vero significato di Yule? La rinascita del sole, la rinascita della luce. La luce è fondamentale per la Natura, ma anche per noi. L'oscurità ci deprime, peggiora la nostra salute, ci fa soffrire, come anche il freddo che ne consegue. Yule è la rinascita della speranza, della luce interiore. La Natura esterna è solo specchio della nostra natura interiore. La sorgente di entrambe è comune. Quindi andiamo alla ricerca della nostra luce interiore, la accogliamo e la nutriamo, la condividiamo con gli altri.

LA CORONA D'AVVENTO

La corona d'avvento con le sue 4 candele rosse è un importante accompagnatrice per tutto il mese di Dicembre. Al verde della Natura e la forma a ruota che simboleggia la ruota dell'anno, si aggiunge il rosso delle candele, simbolo di vita, forza e rinascita perchè è il colore del sangue. Il sangue è sempre stato un simbolo estremamente potente per la vita, e non solo un simbolo, il sangue è vita, la perdita di grandi quantità di sangue equivale alla perdita della vita. Chi ha il sangue forte, vive bene e sano. In questo periodo, secondo la nutrizione TCM, nutrire il sangue è infatti la parte più importante nell'alimentazione, oltre a scaldare, ovviamente.

Le candele onorano il Sole, vengono accese una per una ogni settimana e quando sono accese tutte 4, la ruota è completa e il Sole rinasce. Sono 4 perchè le stagioni sono 4. La ruota dell'anno contiene 4 feste solari e 4 feste lunari.

LE PIANTE DECORATIVE

Le piante di Jul sono ovviamente quelle che in inverno sono ancora verdi, tutto ciò che è sempreverde è adatto e veniva usato per addobbare la casa e auspicare il ritorno della bella stagione.

AGRIFOGLIO: pianta sacra ai celti, il Re dell'agrifoglio regna in inverno, mentre il Re della quercia regna in estate. L'agrifoglio è sacro anche alla Dea Hel e simboleggia la vita eterna, la rigenerazione e la rinascita ed è una potente sorgente di energia. Le sue bacche rosse riprendono lo stesso tema dell'energia vitale del sangue.

VISCHIO: il vischio, pianta considerata sacra dai Druidi perchè cresce in aria senza avere radici proprie nel terreno, serve per proteggere la casa da tuoni e fulmini, cioè da ciò che arriva dal cielo. Il vischio è una pianta celeste e ci aiuta a migliorare la nostra relazione con le forze celesti. Oggi si conosce soprattutto la tradizione di baciarsi sotto, che dovrebbe far innamorare, sempre perchè il vischio possiede speciali poteri celesti, ma anche perchè come l'agrifoglio simboleggia il sangue, il vischio, con le sue bacche bianche e viscide, simboleggia lo sperma, quindi porta fertilità.

PINO E ABETE: Non solo vengono appesi sui muri ma soprattutto per la corona d'avvento vengono da sempre usati rami di conifere sempreverdi, preferibilmente abete perchè il pino perde gli aghi troppo rapidamente.

ALBERO DI NATALE: originariamente l'abete, che poteva essere un piccolo abete intero o anche soltanto un grande ramo, era appeso a testa in giù e faceva parte delle decorazioni verdi che portano fortuna e prosperità. Io consiglio di appendere le decorazioni su un albero in giardino e di non uccidere alberi innocenti. Qualche ramo è sufficiente per abbellire la casa e portare lo spirito del Natale.

EDERA: L'edera è sempre stata usata per decorare, è molto pratica da avvolgere attorno a qualsiasi cosa e resta verde e bella molto a lungo.

LA DEA

Come accennato sopra, la matrona di Yule è la grande Dea Madre, la Terra che in questo periodo svolge il fondamentale ruolo di accudire i semi delle piante e le anime di animali ed esseri umani che poi rinasceranno in primavera. Allo stesso modo accudisce anche i viventi, tramite la connessione che abbiamo con la Terra. E' quindi importantissimo, in questo momento, nutrire le proprie radici e curare la connessione con la Terra, non per ultimo mangiando cibi nutrienti come le radici che crescono sottoterra.

Da Samhain fino alla fine delle 12 notti sacre la Dea viene vista nella sua versione di vecchia saggia e buona, con abiti neri. Dopodichè anche Lei viene rinata nella sua versione giovane, la Dea Bianca che poi sarà la protagonista di Imbolc.

In questo periodo io percepisco la Dea come un'energia molto femminile, dolce, accogliente, tenera e calda. Come una madre gravida in attesa del suo figlio, il sole.

HEL

Hel è la Dea del mondo dei morti, Hel, o Hella, come si chiamava in Germania fino al X secolo, è anche il nome dello stesso mondo degli inferi, dove vanno le anime di umani, animali e piante quando passano all'aldilà. Hel originariamente significa nascondere, proteggere.

Hel stessa è la Terra scura, il regno dei morti. Lei prende la vita che finisce, la trasforma e la rinnova, come la neve che si cala sopra le piante morte per proteggerle fino a quando si risveglieranno di nuova vita. Hel ha una parte chiara e luminosa come la morbida neve e una parte nera e oscura come la scura Terra. Hel è anche Frau Holle, sono la stessa Dea.

Originariamente non ha assolutamente la qualità negativa che ha oggi, essa è un'invenzione della chiesa cristiana. Il mondo di Hel è bello, quando si muore si va in un bellissimo posto, è proprio assurdo pensare che lì ci sia sofferenza, visto che la sofferenza è legata alla vita terrena, l'anima ne è esente.

Una versione più recente di Hel è Frau Holle, la Dea che abita in cielo e quando scuote i cuscini qui giu da noi nevica. Frau Holle accoglie le anime dei morti, ricompensa le anime che sono state buone e creative durante la vita e punisce coloro che sono state pigre e cattive. Questa è una versione molto dualistica di Hel, che un tempo non esisteva, c'era l'unita, non la dualità, ma comunque si tratta della stessa Dea.

Sia Hel che le anime dei morti non venivano nè temuti nè scacciati come alcuni fanno oggi, ma bensì chiamati, per aiutare i vivi e per portare fortuna. Le anime dei morti venivano anche incoraggiate a reincarnarsi nello stesso clan, onorandole e omaggiandole ad ogni occasione. Siamo tutti strettamente legati uno all'altro. Scacciare, negare o ignorare i nostri avi e le anime dei morti in generale equivale a non accettare una parte di sè stessi.

ODINO

Re degli Asen (gli Dei Asatru) e principe di tutti i mondi, Wotan o Odin, Padre di tutti e Dio del campo di battaglia, non sempre appare con un'armatura lucida, spesso si mostra agli uomini come pellegrino con la lunga barba bianca, coperto da un vecchio mantello e un cappello. Appare quando c'è bisogno di lui.

Odino ha un solo occhio, l'altro l'ha sacrificato tantissimo tempo fa al gigante Mimir per poter bere dalla fonte della saggezza.

Nelle notti sacre Odin corre sopra la Terra con il suo esercito di guerrieri caduti nella battaglia. Lui stesso cavalca il suo cavallo Sleipnir, un cavallo bianco con 8 gambe. Sulle sue spalle Odino porta con sè due corvi, Hugin e Munin (pensiero e ricordo). Sul suo petto porta un'armatura lucente e una spada preziosa che vince sempre penzola al suo fianco. Sul suo capo Odin porta un elmo con due ali di aquila. In mano ha una lancia che non manca mai l'obiettivo e poi torna sempre al suo proprietario. Geri (l'avido) e Freki (l'insaziabile), due lupi, corrono al suo fianco. A suo seguito corrono numerosi cavalieri con armature e spade infuocate.

Chi incontra l'esercito di Odino si può considerare fortunato, perchè esso porta fertilità e crescita. Lì dove passa l'esercito selvaggio, i cereali crescono più alti. Questo esercito dei morti faceva parte della Natura e interagiva con la vita dei vivi. Il culto dei morti nel passato era molto più vissuto, le anime dei morti venivano chiamate per portare fortuna, fertilità e altre buone cose.

L'esercito dei morti oggi è rimpiazzato da processioni rumorose con maschere e campane, che si fanno ancora in molti posti sulle alpi e al Nord, alcune delle quali hanno ancora lo spirito originario.

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BABBO NATALE

L'antenato di babbo Natale al Nord delle Alpi è conosciuto come Ruprecht e/o San Nicola, l'uomo dalla barba bianca che gira a cavallo per le terre e distribuisce mele e noci, simboli della vita e della fertilità. Contemporaneamente porta via le anime dei morti per accompagnarle da Hel.  Più avanti la figura di Ruprecht si divise in due figure, l'uno porta i doni e l'altro porta via i bambini cattivi nel suo sacco.

Ma anche Ruprecht, S. Nicola hanno un antenato ancora più antico, dal quale è nata questa tradizione: i druidi celtici, vissuti 1500-2000 anni fa o più, uomini con la lunga barba bianca, mantello rosso con cappuccio, bastone di betulla e sacchi di juta per trasportare le loro cose, che solitamente vivevano nei boschi, nel freddo periodo invernale, specialmente in Dicembre, usavano andare di casa in casa a chiedere un pasto e un posto dove dormire, e in cambio portavano noci, mele e altre buone cose dal bosco. A volte erano in due, il maestro e l'apprendista, e al Nord usavano probabilmente anche la slitta. Immagino che oltre ai doni i druidi portassero anche grande saggezza nella casa che li ospitava, sotto forma di proverbi, detti, indovinelli, come era la maniera tipica dei druidi e come ancora fanno i babbi natali ancora oggi. Inoltre i druidi erano considerati dei maghi, in realtà sono proprio loro l'emblema del classico mago dalla barba bianca e origine della figura del mago che si differenzia dallo sciamano, quindi è ovvio che gli venisse anche chiesto di esaudire i desideri.... proprio come i bambini lo chiedono a babbo Natale oggi. Tutto combacia, i druidi vivono tra noi senza che ce ne rendiamo conto!

PERCHT, LA BEFANA

Alla fine delle 12 notti di Jul c'è il periodo della Percht. La Percht è una Dea della fertilità, una Dea delle nuvole e del vento, capace di portare sole e fertilità. Protegge le donne, in particolare è la matrona delle filatrici. Il suo aspetto oscuro è simile a quello di Frau Holle, anche Lei è una versione di Hel. come Odino, anche lei è a capo di un esercito selvaggio con il quale scorre per i cieli accompagnata da cani selvaggi che abbaiano.

In questo periodo ci sono ancora oggi molte processioni tradizionali mascherate e non, che ricordano molto la Dea Percht. Nelle Alpi i processanti si mascherano da Krampus o Percht e girano con i campanacci per fare un sacco di rumore davanti ai numerosi visitatori con il vin brulé in mano. Ancora oggi, ma molto più un tempo, queste feste erano particolarmente libere e selvagge, l'ordine dell'anno nuovo era stato deposto e quello dell'anno vecchio doveva ancora arrivare. Nel tempo tra i tempi tutto è possibile, anche vedere la Dea Percht in persona. 

Questa Dea, che già molto tempo fa veniva rappresentata come una vecchia selvaggia che volava per il cielo, è divenuta con il tempo la Befana, una vecchia selvaggia che vola per il cielo con la scopa e porta ai bambini esattamente quello che si meritano.

La Percht è l'ultima apparizione della Dea come vecchia, prima della sua morte e poi rinascita come Dea giovane. A ciò è legata la tradizione di "bruciare la vecchia" all'epifania con grandi falò. In questo modo si aiuta la Dea a morire e rinascere. Il fuoco, da sempre, è simbolo di morte e rinascita, e questo è strettamente legato al solstizio invernale con la rinascita del Sole, anno dopo anno per tutti i tempi, passati e futuri.

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GULLINBORSTI

Gullinborsti significa setole d'oro, ed è il nome del cinghiale di Freyr. Il Dio Freyr, Dio della luce, portatore di amore, gioia, felicità e fertilità, lo porta sempre con sè. A volte lo cavalca, altre volte Gullinbursti tira il suo carro. Il cinghiale nell'antica Europa del Nord e centrale è sempre stato un simbolo di fortuna, fertilità, abbondanza. Per questo a Capodanno si onora Gullinbursti e tutti i cinghiali che sono mai stati con delle immagini di cinghiali, o, nella nostra epoca moderna, maiali.

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LE 12 NOTTI SACRE

A partire dal 21 dicembre le 12 notti seguenti sono il vero periodo di Jul. L'anno vecchio finisce e l'anno nuovo non è ancora iniziato. Queste 12 notti risultano dalla differenza tra l'anno solare, 365 giorni, e quello lunare, di 354 giorni. Il solstizio quindi non è un solo giorno ma sono 12 giorni e 12 notti, nelle quali non si lavora ma ci si riposa, si affumica la casa per tenere lontani gli spiriti maligni e per depurare l'ambiente dalle energie vecchie, in modo da essere pronti per la rinascita, per il nuovo anno.

In questo periodo è anche tradizione la divinazione, ossia leggere i tarocchi o le rune o qualsiasi altro metodo di divinazione si usi, proprio perchè è un periodo di introspezione, e inoltre è un periodo in cui, siccome la ruota del tempo è ferma, la divisione tra il nostro mondo e gli altri è meno netta, è un periodo magico in cui tutto è sospeso e la divinazione risulta piu facile.

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YULE OGGI

Purtroppo oggi il vero spirito di Yule è andato prevalentemente sormontato dal commercialismo. Questa è senza dubbio tra tutte le feste, quella che il cristianesimo ha maggiormente schiacciato con una festa inventata dalla chiesa. Le antiche tradizioni hanno perso il loro significato originario come l'albero di Natale e varie decorazioni, molte sono state veramente snaturate e commercializzate come la tradizione di fare regali. Essa proviene dalla cura del prossimo di cui ho parlato prima e originariamente era totalmente marginale, in alcuni posti nessuno faceva regali ma semplicemente passava del tempo con i familiari e, se si facevano regali, erano solo cibi, proprio perchè adesso il cibo è importante. Anche l'albero veniva addobbato con del cibo come mele e salami. Ma il Dio Denaro, ora padrone del mondo e dirigente delle industrie che ci tengono schiavi, ha imposto il regalo di Natale come emblema di questa festa una volta sacra, con la conseguenza che molte persone in Dicembre lavorano più del solito: negozi, fattorini, postini, ditte che producono oggetti usati come regalo, tutti coloro che lavorano ai mercatini ma non solo, in realtà quasi tutti lavorano di più in Dicembre e questo è decisamente contrario allo spirito di Yule e va boicottato. Al mercato si va in estate e in autunno, non in Dicembre. In Dicembre si sta in casa a cucinare, giocare, fare bricolage, dipingere, scrivere e meditare, e non per ultimo, a dormire. Nel momento dell'anno in cui le notti sono più lunghe, è ovvio che si deve dormire di più. La luce artificiale ci ha fatto dimenticare questo aspetto dell'inverno, che però è molto importante. Dormire di più vuol dire esplorare il mondo dei sogni, il nostro inconscio, elaborare emozioni e fare chiarezza nella nostra anima, inoltre ci prepara al futuro, le illuminazioni e ispirazioni vengono di notte.

Ciononostante è possibile celebrare Yule in modo sensato e produttivo, da vero pagano. La maggior parte delle tradizioni natalizie sono effettivamente pagane, come

-decorare la casa con il verde del bosco, per ricordare che anche nel momento piu buio la Natura c'è e sta soltanto aspettando il risorgere del Sole per tornare a crescere.

-Offrire cibo alla famiglia come buon auspicio, per nutrire la luce interiore.

-Vischio, agrifoglio e tutte le piante di Natale sono piante duidiche, sacre ai pagani

-Babbo Natale era un druido

-celebrare la luce. Oggi con le stupide illuminazioni natalizie, una volta in modo molto piu spirituale con il fuoco, le candele, il ceppo sacro di Yule e la meditazione per scoprire la luce interiore.

Alcune idee su come celebrare:

 

Una meditazione, magari in gruppo, è una delle cose migliori da fare in questo periodo, in cui l'introspezione e il silenzio sono molto importanti. Innanzitutto bisogna lasciar andare tutte le tensioni, i pensieri, le aspettative, il nostro ego. Svuotarsi completamente, perchè solo un cuore puro puo generare nuova luce. Poi un po alla volta, seguendo il respiro, si puo iniziare a nutrire la luce interiore, sentita come energia nell'addome che poi si espande in tutto il corpo, sempre in connessione con la coscienza divina, e alla fine si espande talmente da connettersi con le persone circostanti e anche oltre. Questo nutre la luce interiore e l'amore per se stessi. Ho fatto questa meditazione ieri ed è stato bellissimo per tutte.

Una cena in famiglia è sempre la cosa piu bella da fare a Yule, nutrire dentro di sè l'amore per i propri cari, le persone che ci accompagnano per tutta la vita, i nostri avi e defunti, e l'amore per se stessi, preparando ghiotti cibi con cura. Alla cena di Yule è opportuno dare sempre anche un'offerta agli Dei. Il cibo migliore è il cibo tradizionale legato agli avi e agli Dei locali. Anche qui, offrire una parte agli Dei, anche dell'idromele se si beve quello, o del vino o birra. Una volta gli alcolici venivano spesso offerti agli Dei prima di bere. Da li nasce anche la tradizione del brindisi. In realtà i bicchieri si alzano con gioia in onore agli Dei.

Altre idee: addobbare la casa di verde, fare la corona d'avvento, un'usanza molto pagana, accendere molte candele.

Fare del pane rituale con sopra la ruota dell'anno e offrirne una parte agli Dei o alla Dea.

Accendere un fuoco la notte del 20, 21 oppure del 24 (che è sempre stata la data pagana del solstizio quando ancora non si sapeva esattamente quando il sole girasse)

Accendere un ceppo di Yule, un grande ceppo di legno addobbato e celebrato, acceso ritualmente che poi si rimetterà nel fuoco ad ogni occasione speciale per tutto l'anno, simbolo della rinascita del sole e del fuoco divino.

 

CIBI ADATTI A QUESTA STAGIONE

A Yule si mangia in quasi tutti i paesi principalmente carne. Anche nell'epoca celtica era uso mangiare maiale, il maiale e il cinghiale portavano fortuna perchè simbolo di Freyr e Freya. (lo fanno ancora oggi, ma sono di solito di marzapane). Anche se la carne oggi non è mai consigliata, se c'è un momento in cui invece lo è, è proprio adesso, tra Samhain e Natale, il periodo di caccia. Non solo adesso ha più senso uccidere gli animali che non sopravviverebbero l'inverno (se mai ha senso uccidere gli animali), ma ha anche più senso per noi mangiarla perchè abbiamo bisogno di rinforzarsi e la carne rinforza. Io consiglio a chi mangia carne di farlo soltanto in occasioni particolari e quando sente il bisogno di rinforzarsi. Adesso potrebbe essere uno di quei momenti.

Chi non la mangia, invece, come me, ha la scelta tra moltissimi buonissimi e nutritivi cibi vegani, anche per il pranzo di Natale, oltre che per tutto l'inverno. Per onorare Freyr e Freya si puo' fare un panino o una torta salata con una forma di maiale, o meglio di cinghiale. Basta anche la testa disegnata sopra, è un simbolo non bisogna essere scultori.

I fagioli e le lenticchie sono molto importanti in inverno per rinforzare, magari sotto forma di una bella zuppa di fagioli, un minestrone o una zuppa dei grigioni.

I cereali integrali sono sempre importanti ma adesso ancora di più, specialmente quelli che scaldano come la segale, l'avena, l'orzo, il miglio e il grano saraceno. Anch'essi si possono integrare nelle zuppe, servire come risotto di cereali o cotti al naturale con un sugo di verdura e legumi.

La verdura deve essere prevalentemente cotta e le verdure migliori sono quelle che crescono sotto terra, le radici come carote, pastinaca, barbabietole, rape gialle e bianche, cavolo rapa, radici nere, sedano rapa, cipolle, aglio e porri.

Molto importanti in questo periodo e anche tradizionalmente per il Natale sono le spezie: zenzero, cannella, cardamomo, coriandolo, anice, anice stellato, chiodi di garofano, noce moscata, bacche di ginepro, rosmarino, santoreggia, cumino, finocchio, maggiorana e alloro sono tipiche spezie natalizie che fanno bene in tutto l'inverno, riscaldano, aiutano a digerire e rinforzano. Oltre a rendere buonissimi i piatti fatti con cereali e legumi, che altrimenti possono essere anche insipidi.

Anche tutti i tipi di noci e semi appartengono a questo periodo e sono molto utili per rinforzare e proteggere il nostro organismo. Consiglio di mangiarne tutti i giorni una manciata. E per chi non è vegano, ogni tanto pesce e uova.

I dolci sono una delle cose più tipiche del Natale, e lo erano anche una volta, quando i dolci erano rari, in questo periodo era giusto concederseli. Io trovo che ancora oggi sia sano evitare di mangiare troppo zucchero per tutto l'anno, e se si riesce, allora ci si può concedere di mangiare dolci in Dicembre senza gravi effetti sulla salute. I dolci migliori comunque sono sempre quelli fatti in casa con farine integrali, zucchero integrale e senza burro nè olio. I dolci sono buonissimi anche senza troppi grassi, basta un pò di latte di cocco.

L'importante è capire che torte e biscotti si mangiano in Dicembre, e non tutto l'anno, soprattutto non panettoni e biscotti di Natale!

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IL PRANZO DI NATALE

Plinius scrive: Durante la lunga notte invernale, gli uomini del nord mandano i loro messaggeri in cima alle loro montagne per vedere il ritorno del sole. Grida di gioia incommensurabili si alzano intorno alle colline e alle pietre dove si guarda il sorgere del sole, e viene celebrata la festa della buona novella della luce. Si bruciano erbe sacre e poi segue un grande pasto di festa per tutto il clan.

Il pasto di festa di Natale ha origine in tempi antichi in cui era una sacra festa sacrificale che serviva per riappacificare e consolidare la comunità. 

Centro della festa era il maiale di Jul, il maiale è sempre stato portatore di fortuna, inoltre c'era anche il gallo di Jul, e l'immancabile birra di Jul, fatta secondo antiche regole, che veniva bevuta in onore degli avi. Agli avi spesso veniva offerto un posto con del cibo che rimaneva vuoto e intoccato per tutta la sera, come a Samhain. Oltre alla carne si mangiavano cereali, come al solito sotto forma di crema fatta con il latte, probabilmente a Jul con l'aggiunta di svariate prelibatezze come noci, frutta e/o verdura.

Il pavimento veniva ricoperto di fieno fresco e anche gli animali ricevevano attente cure e cibo migliore, tutto per augurarsi fortuna nel nuovo anno.

Il pranzo di Natale quindi serve per festeggiare il ritorno del sole, dopo la notte più lunga dell'anno. Sarebbe quindi da fare il 21 Dicembre, per essere giusti con i tempi. Ma non lo ritengo grave anche se si fa qualche giorno dopo, anche una volta probabilmente non sapevano esattamente quale era la notte piu lunga. L'importante è non farlo prima, perchè non avrebbe alcun senso. Non si può festeggiare prima dell'arrivo del sole, è quasi un malaugurio.

Non serve dire altro riguardo al pranzo, è per fortuna la tradizione più mantenuta di tutte, ognuno cucina quello che ritiene più festoso e invita tutta la famiglia, cercando di riunire anche le persone che abitano lontano, almeno per una volta all'anno, per iniziare il nuovo anno tutti assieme, in pace e armonia.

Nonostante fuori ci sia una gran oscurità, sotto la protettiva coltre di candida neve che silenzia i rumori e porta tutto a fermarsi in cristallina perfezione, dentro il nostro cuore nasce una luce, che ci promette il ritorno del sole, del calore, della gioia, della crescita e della vita.

TORTINO DI GULLINBURSTI RIPIENO

Ingredienti per 4 cinghiali:


PASTA
500g    farina di farro semi bianca o mista integrale
1/3 cubetto    lievito di birra
1 dl     latte di soia
1 dl     olio di oliva
1 cucchiaino     sale
1 cucchiaio     erbe per insalata
100g    yoghurt vegano
1 cucchiaio     semi di sesamo o lino
1 cucchiaino    cumino
1 cucchiaio    passata di pomodoro
1 cucchiaino    lievito in polvere

RIPIENO
Una manciata di fagioli bianchi o ceci ben cotti, tritati
Una manciata di bieta o spinaci o cavolo nero o bianco o altre erbe, tritati o a pezzetti
Mezza cipolla tritata
Un cucchiaio di olive a pezzetti
Un porro, a fettine, cotto
200g di yoghurt o quark vegetale
Paprika, pepe, sale
Prezzemolo fresco
Un cucchiaio di erbe miste

Svolgimento
Fare l’impasto morbido con latte caldo (ev, aggiustare di farina o latte) e lasciar riposare almeno un ora.

Nel frattempo mescolare assieme tutti gli ingredienti per il ripieno.

Rimpastare la pasta del pane e poi fare otto cerchi lasciando un po di pasta da parte.
Porre quattro cerchi sulla teglia, ammucchiare sopra il ripieno, poi chiudere con gli altri 4 cerchi e schiacciare bene ai lati in modo che non si apra.
Spennellare con uovo, eventualmente ricoprire di semi di sesamo per simulare le setole dorate, oppure decorare a piacere con spirali celtiche.
Formare 4 cerchi piccoli con due buchi per il naso e le orecchie.
Per gli occhi si possono usare due nocciole o semplicemente fare dei buchi abbastanza profondi. Spennellare anche il naso.

Mettere in forno a 200 gradi per 30 minuti o a seconda della grandezza e del forno, finché sono dorati e ben cotti. 

gullinbursti.jpg

il vecchio anno finisce - liberiamoci di ciò che ci appesantisce

il tempo si ferma - dentro di noi l'anima si cura

il sole rinasce - gioia e luce riempiono i nostri cuori

il nuovo anno inizia - con nuova energia, creatività, entusiasmo

e chiari obiettivi davanti a noi.

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