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Beltane

23 maggio 2024

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Beltaine, o Beltane, la famosa festa delle streghe, simbolo del paganesimo per eccellenza, è una festa molto importante nel corso della ruota dell'anno, un punto di incontro tra le energie maschili e femminili, di Madre Terra e Padre Cielo, o meglio Padre Sole, oltre che una grande festa che unisce tutte le generazioni nel mezzo dell'esplosione della Natura in tutta la sua abbondanza e varietà. 

Spesso Beltaine viene festeggiata il 30 Aprile, Walpurgisnacht, in onore della Dea Walpurga, la protettrice delle streghe, oppure il primo maggio per convenzione, perchè tutti hanno libero. Soprattutto le feste piu grandi sono sempre il 1. maggio. I celti la celebravano alla luna piena di Maggio (o fine Aprile) perchè usavano la luna come riferimento e non il nostro calendario solare, e tutte le grandi feste celtiche di cui Beltaine fa parte erano feste di luna piena. Precisamente, Beltaine si celebra quando la luna piena cade nel periodo di fioritura del biancospino. Io per tutte le feste celtiche guardo anche la qualità della stagione, se è tardiva come quest'anno anche tutte le feste si spostano sul tardi. Il primo maggio spesso piove ancora e fa freddo. A Beltaine si festeggia in modo molto libero, sfrenato e senza limiti e  il ritorno del calore e la gioia per la bella stagione, quindi sarebbe meglio farlo nel periodo giusto.

Perchè si chiama festa delle streghe? Perchè nel Medioevo cristiano le donne festeggiavano Beltaine, una delle loro feste principali, nonostante fosse vietata dalla chiesa, venivano etichettate "streghe".

​QUALITA' DEL PERIODO

In questo periodo la Terra è nel pieno della sua vitalità: calda, scura e bagnata essa sprigiona vita da ogni poro. Ovunque crescono piante ad una velocità incredibile. L'esplosione della vita sulla Terra è in atto. Tutti i semi amorevolmente custoditi nel suo interno per tanti mesi ora trovano condizioni ottimali per svilupparsi e crescere: calore, tanta pioggia e tanta luce. E' periodo di immensa gioia e vitalità, che si rispecchia anche sugli animali, felici di poter uscire e di trovare cibo in abbondanza. Quando le condizioni di vita diventano così favorevoli, la lotta per la sopravvivenza scende in secondo piano, è il momento di lasciare libero sfogo ai bisogni secondari, come quello della procreazione, ma non solo, anche il bisogno di socializzare, di divertimento, di espressione personale e di serenità e pace trovano in questo periodo spazio per venire soddisfatti.

Quindi questo è il momento di fare qualsiasi cosa si abbia voglia di fare, con grande gioia e spontaneità.

BELTAINE IN ANTICHITA'

Nelle antiche società matriarcali dove la Grande Dea era il centro di tutta la vita, le celebrazioni dell'anno giravano attorno a Lei e al suo corpo materiale, cioè la Terra. Le due feste precedenti celebravano il suo lento risveglio dal letargo invernale, adesso è il momento in cui essa si trova nel pieno delle sue forze, anche in virtu' della sua unione con il Sole, simboleggiato dal Dio maschile, tra i Celti il Dio Cernunnos, Dio della foresta con corna di Cervo, anche simboleggiato direttamente dal Cervo, animale sacro.

La grande festa di Beltaine era una festa estatica in cui si celebrava la vita e la gioia, in cui tutto era permesso ed era sacro e giusto divertirsi, inebriarsi, accoppiarsi con persone dell'altro sesso senza legami duratori. Tutto ciò ora viene considerato tabu per paura che comprometta la produttività degli individui, in una società come la nostra basata sul lavoro gli spazi liberi sono confinati e soppressi, qualche millenio fa invece si lavorava per vivere e non il contrario, ed era giusto e desiderabile lasciar libero sfogo alle proprie necessità di essere vivente, sempre rispettando le debite norme sociali, ovviamente, le quali a Beltaine prevedevano massima libertà e tolleranza.

Tutta la popolazione partecipava a grandi feste organizzate in paese o nei campi, con cibo a volontà, bevande inebrianti come birra e idromele, erbe psicoattive come giusquiamo e datura, e gente gioiosa che danzava tutta la notte.

Il sacro rituale di Beltaine che si teneva durante la celebrazione della festa consisteva nell'accoppiamento della sacerdotessa con il sacerdote, solo a scopo rituale e secondo regole precise. Ogni regione aveva i suoi riti e le sue usanze. Uno dei rituali che ci sono pervenuti è questo, di origini celtiche: la sacerdotessa, una giovane donna, si preparava assieme alle sue amiche in casa sua con bagni e altre cure per il suo benessere. Il sacerdote invece, un giovane e robusto uomo, partecipava ad un'avvincente gara con altri uomini giovani e forti che decidevano di mettersi alla prova. La gara era una caccia al cervo che doveva avvenire corpo a corpo, armati solo di un coltello. Un'impresa ben difficile e pericolosa se si considera la stazza di un cervo. Le regole non prevedevano che fossero piu' uomini in branco a cacciare l'animale ma solo ognuno per sè, e il piu forte vinceva e partecipava al rituale di accoppiamento, cioè il rapporto sessuale con la sacerdotessa, in un luogo precedentemente preparato. Il resto del popolo festeggiava gioiosamente e si godeva lo spettacolo.

Parte della grande festa popolare, soprattutto in Italia, era il classico albero della cuccagna: un palo molto alto e scivoloso (veniva apposta rivestito di grasso) sulla quale cima erano appese ghiotte cibarie. I concorrenti cercavano di arrampicarsi e chi riusciva ad arrivare in alto poteva prendersi qualcosa. Sicuramente un gioco estremamente divertente!

Originariamente questo albero era una betulla o un pino, che veniva tagliato da un gruppo di ragazzi, liberato da rami e corteccia, portato in paese da un bue, poi in cima veniva attaccata una corona decorata di foglie verdi, alla quale venivano appesi dei lunghi teli imbevuti nel sangue rituale, quindi rossi. I ragazzi e le ragazze danzavano e si divertivano attorno a questo albero.

BELTAINE OGGI

Ancora oggi si usa in moltissimi paesi in Germania e Gran Bretagna la danza delle ragazze con dei nastri colorati attaccati all'albero, sebbene in maniera eccessivamente puritana e distaccata. A volte la stessa festa prevedeva sia l'albero con i nastri il giorno prima che l'albero della cuccagna il giorno dopo, cioè lo stesso palo veniva rivestito diversamente.

L'albero, sia con cibi che con i nastri, simboleggia l'albero della vita, Yggdrasil, e Beltaine è il momento in cui esso viene festeggiato come donatore di vita universale e usato come ponte di connessione con le divinità.

Il palo dell'albero simboleggia il fallo, mentre la corona simboleggia la vulva. Quando viene costruito, gli uomini si occupano del palo e le donne intrecciano la corona di rami, foglie e fiori, e poi si uniscono i due simboli e si innalza il lungo palo al cielo, con la corona e i nastri attaccati. Un bellissimo rituale che si può fare ancora oggi.

La sacerdotessa oggi è sostituita dalla regina di maggio, la ragazza piu bella o piu adatta che viene incoronata con una corona di foglie e fiori, e impersona la Dea della Terra. A lei si unisce il re di maggio, il ragazzo più valoroso e coraggioso, o comunque il piu adatto ad essere il compagno della regina, anch'egli incoronato con una corona di foglie. L'unione dei due serve a ricordarci l'unione della Terra con il Sole, della Dea con il Dio, che porta frutti, genera vita.

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IL DIO CERNUNNOS

Le scorse celebrazioni erano incentrate sulla Dea femminile, la Madre di tutte le cose viventi, che risiede nella Terra e accudisce i semi sia materiali che immateriali per la vita che poi esplode in primavera, cioè adesso. E proprio adesso torna in gioco anche il Dio maschile, come tutti gli altri esseri risorgono dal loro letargo, anch'egli, in inverno dormiente sotto forma di orso che accompagna la Dea, sente il richiamo della primavera ed ora si incontra sotto forma di cervo, il Dio Cernunnos, il Dio della foresta con le corna di cervo.

Prima di parlare di Cernunnos, ci chiediamo: che ruolo può avere un Dio maschile in una società matriarcale? Per una profonda comprensione del mondo in questo punto vorrei fare delle analogie con il presente. Che forma ha la Dea in una società patriarcale? La Madre di Gesu', Maria, la Madonna, è una figura centrata solo sul compito centrale della donna, che è quello di donare la vita, tanto che non ha nemmeno bisogno di un uomo per farlo con grande successo. La Madonna (Madre-Donna) è quello che rimane della Grande Dea del periodo precedente, nel quale i ruoli erano piu o meno invertiti. Probabilmente erano distribuiti piu' equamente, anche perchè sappiamo che le società matriarcali erano molto piu efficienti, pacifiche e felici.

Analogamente alla Madonna, il Dio maschile nelle società matriarcali era incentrato nel suo compito principale, che è quello di attivare il processo della creazione, attingendo dalla sua grande forza primordiale che lo porta ad uscire dalla sua tana e a spendere molta energia nell'accoppiarsi con la sua controparte femminile, come fanno tutti gli animali. Cernunnos però, come gli altri Dei maschili delle religioni matriarcali, non si limita a questo: egli è il Dio della foresta, regna su quella parte della Terra che è ancora inesplorata e selvaggia, oscura e piena di pericoli ma anche di opportunità, simbolicamente regna su tutti gli istinti e sull'inconscio. Cernunnos è un Dio molto forte e potente, non c'è situazione nella foresta che egli non possa destreggiare perchè è strettamente connesso alla Fonte Divina dell'Universo, egli stesso è la parte maschile del tutto. Il Dio maschile nel matriarcato non viene soppresso, egli è l'impersonificazione degli istinti maschili, e quindi gli uomini nelle società matriarcali sono liberi di essere appieno sè stessi e di dare libero sfogo alla propria natura. Questa è la differenza principale verso la società patriarcale, che invece reprime gli istinti femminili per soggiogare le donne.

Incontriamo il Dio maschio anche sotto forma di Pan, Satyr e Faun: tutti esseri della foresta, infatti la forza dell'uomo sta proprio nella foresta, è da lì che veniamo, è lì che abbiamo vissuto per milioni di anni. La foresta ci permette di vivere i nostri sentimenti piu profondi, gli istinti primordiali, e di esprimere la nostra forza, la quale è una delle caratteristiche principali dell'essere maschile, che da sempre si misura in forza fisica e abilità. Gli istinti e le emozioni del Dio maschile scorrono liberi e impetuosi, le forze primordiali maschili sono crude, attive, potenti e sfrenate. Egli vive in totale libertà.

 

Come ci raccontano le antiche leggende, ad esempio la saga sumera di Gilgamesh, l'uomo si "addomestica" solo quando viene al contatto con la donna e in quel momento la sua forza può essere canalizzata per fini superiori, come la protezione della famiglia o anche del clan, la costruzione di edifici e altri lodevoli atti di amore. 

Con l'evolversi delle stagioni il Dio stesso si evolverà e cambierà anche nome, diventando Belenos, il radioso. Agli istinti si aggiunge quindi la luce, la ragione, e il Dio diventa una figura di grande forza e carisma, solare e luminoso, il Sole stesso è alla fine ciò che sulla Terra si può definire il Dio maschile. Terra e Sole assieme sono in grado di creare la magnificenza delle cose che esistono al Mondo. Per questo a Beltaine, il momento in cui essi si incontrano tra cielo e terra, si celebra la loro unione. In estate poi prevalgono le forze maschili, come in inverno sono prevalse quelle femminili.

A prescindere da tutto ciò che è stato finora nella storia dell'umanità, il nostro obiettivo è quello di armonizzare i due poli maschile e femminile e di dare ad ognuno il suo vero posto nella vita, in equilibrio tra di loro, e questo equilibrio non si trova solo tra uomo e donna ma prima di tutto dentro ognuno di noi. Negli anni della gioventu' solitamente si tende a vivere polarizzati principalmente nella parte corrispondente al proprio sesso, piu' si va avanti con l'età piu' le due si armonizzano e si inizia a comprendere il tutto.

FREYA, LA DEA DELL'AMORE

La Dea dell'Amore e della fertilità è conosciuta sotto tanti nomi: Freya o Freja, Venere, Afrodite, Isis e tante altre. E' probabilmente la figura divina piu' famosa, acclamata e ammirata di tutte. Simboleggia la donna giovane ma adulta e forte, in età fertile, pronta per creare nuova vita, padrona di sè in tutti i sensi e anche padrona della casa.

Freya è una Dea norrena di incantevole bellezza che fa parte della razza dei "Vanir", una delle due famiglie divine: i "Vanir" o "Wanen" in tedesco, e gli "Äsir" o "Asen" in tedesco, che non hanno traduzione in italiano, vengono sempre chiamati Dei, però i Vanir sono ben diversi dagli Äsir. I Vanir sono Dei piú antichi, sono i primi Dei che sono apparsi sulla Terra per tenere a bada i giganti, cioè le forze indomate della Natura, i vulcani, i terremoti e tutta la violenza che dominava la Terra giovane. I Vanir sono Dei immortali legati alla Terra, sono saggi, coraggiosi e giusti, sono in grado di controllare la magia e mantengono l'equilibrio sulla Terra. Tra tutti gli Dei norreni che conosciamo, soltanto Freya e suo fratello gemello Freyr sono Vanir, tutti gli altri sono Äsir. Gli Äsir non sono immortali e sono una stirpe di Dei guerrieri che tengono a bada i Giganti con le loro potentissime armi, come il martello di Thor.

Freya possiede una slitta tirata da gatti, regalo che le ha fatto Thor, e un mantello di penne di falco con il quale può volare. A volte viene raffigurata anche con una civetta o con un cinghiale.

E' una fiera Dea Norrena che porta sulla Terra la femminilità nel suo aspetto piu' sacro. Freya è la donna che si prende tutti i suoi diritti come portatrice di vita e vive pienamente e senza timore tutti i suoi istinti, le sue emozioni e i suoi sentimenti. E' la Dea della fertilità, l'amore, la bellezza, il matrimonio, il sesso ma è anche la Dea della veggenza, il Seidr, la forma di magia norrena tipicamente femminile. E' la sua fondatrice, in un certo senso ella è il Seidr stesso e ciò le conferisce un enorme potere sia sugli umani che sugli Äsir, perfino su Odino.

Freya, come anche Frau, cioè donna in tedesco, vuol dire signora, nel senso di padrona. Freya possiede il mazzo di chiavi che serve per aprire tutte le porte di Asgard. Una volta non c'erano piu' copie di chiavi, e soltanto la padrona di casa possiedeva tutte le chiavi che servivano per aprire tutte le porte di casa, compresi eventuali forzieri. In questo senso Freya è la padrona di casa di Asgard e anche di Midgard.

Freya è associata anche alla guerra, cosa che ci fa capire quanto essa sia lontana dalle divinità sottomesse delle religioni attuali. Ella infatti è la condottiera delle Valchirie, le cavaliere guerriere che tra l'altro vanno a prendere le anime dei morti per portarle ad Asgard.

Freya incoraggia la sicurezza di sè e del proprio valore e la consapevolezza della nostra bellezza e sensualità, che può essere da dolce e gentile a dominante a seconda di cosa richiede la situazione o come si comporta l'uomo che si ha di fronte.

Freya, in qualità di Vanir, quindi Dea della Terra, veniva e viene ancora invocata per la fertilità sia degli uomini che degli animali che dei campi. Un tempo le venivano offerti sacrifici di fertilità, che consistevano nella macellazione rituale di animali che si intendeva mangiare. Con il sangue degli animali macellati si benedivano i campi e anche le persone. Per quanto la chiesa reputò selvaggi questi rituali, essi erano di gran lunga molto piu' civili della macellazione odierna. In quel modo gli animali morivano in modo pacifico e la loro anima trovava la strada. Oggi invece il modo di uccidere gli animali per produrre cibo per gli umani è diventato orrendo, un vero segno che il Ragnarök è in atto.

A proposito, la leggenda ci racconta che Freya, siccome è immortale, sopravvive il Ragnarök, l'apocalisse alla quale anche gli Dei soccombono, per poi però rinascere e ripopolare la Terra una volta che gli umani sono stati spazzati via o perlomeno decimati e purificati. Secondo il Ragnarök, sarà lo spirito del bosco a riprendersi i suoi spazi quando noi non ci saremo piu'. Il fatto che Freya sopravviva ma non Odino ci suggerische che la nuova era sarà dominata dalle donne. Lo spirito femminile si riprenderà quello che è stato suo per milioni di anni: la guida dell'umanità verso una pacifica convivenza con tutte le altre specie della Terra. 

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IL CARATTERE DI BELTAINE OGGI

Beltaine è una delle poche feste antiche che non hanno nessun corrispondente cristiano. Ci sono tuttavia numerose celebrazioni tradizionali di Beltaine, soprattutto nel Nord Europa, ad esempio ad Edinburgo e ovviamente a Glastonbury, ma anche in molti altri posti, e oltre a questi ci sono diverse celebrazioni di Beltaine organizzate da pagani un pò ovunque.

Da quando il Cristianesimo ha condannato la sessualità, Beltaine ha preso anche una piega negativa, perchè la festa si basava principalmente su quello. Però l'errore è che la sessualità come la intendevano i nostri antenati non ha nulla ma proprio nulla a che fare con ciò che viene oggi pubblicizzato come tale. La sessualità odierna, basata sullo sfruttamento psicologico ed economico e sulla violenza, è una delle maggiori piaghe della nostra società, per molte persone una dipendenza insana, la continua ricerca di un piacere effimero che ci da una soddisfazione di pochi minuti per cammuffare la grande sete dell'anima.

Beltaine è la festa dell'unione delle forze maschili del Sole con quelle femminili della Terra, non come simbolo per l'unione tra uomo e donna, ma come punto centrale di tutta la vita. E' l'unione tra uomo e donna che va vista come copia della sacra unione cosmica: il sole feconda la Terra, la Terra si completa con i raggi del Sole e solo così le piante possono crescere. Anche tutti gli esseri sulla sua superficie hanno dentro di sè la dualità di maschile/femminile. Le piante, con alcune eccezioni, racchiudono l'intera dualità in ogni singolo fiore, gli animali si accoppiano e tra questi anche l'uomo e la donna, però a prescindere dallo scopo della procreazione, ogni essere vivente ha il seme di entrambe le polarità dentro di sè, le quali vanno nutrite e curate.

Le unioni sessuali durante le celebrazioni di Beltaine tuttavia non hanno nulla a che fare con l'unione personale tra uomo e donna, anzi, le unioni sorte durante la festa di Beltaine non erano considerate di lunga durata e non era propizio sposarsi in Maggio. Essa va vista solo come rituale sacro e naturale che ha lo scopo di far risuonare e ravvivare l'armonia tra Terra e Sole. Nel caso qualche donna rimanesse incinta il giorno di Beltaine, il figlio era a sua volta sacro e benedetto ed era figlio di Beltaine, non di un padre in particolare.

Beltaine, a causa del suo carattere, è una festa principalmente per i giovani: la gioia di vivere, di divertirsi, di socializzare l'impeto della forza maschile e anche il grande fascino del femminile trova nei primi decenni della vita la sua espressione piu' vera e forte.

Questo ci fa capire anche perchè Beltaine e Cernunnos sono altamente celebrati da tutti i pagani, che sono principalmente giovani. Sono poche le band di pagan folk che non abbiano una canzone intitolata Cernunnos, ma non ho mai visto una canzone che si chiami Brigidh o Belenos. Anche le corna di cervo, attributo di Cernunnos, sono diventate simbolo universale della connessione con la foresta e i propri istinti e infine simbolo del paganesimo in generale, e se una volta solo chi si vestiva da fauno le metteva, oggi è difficile trovare un pagano o soprattutto una pagana senza corna! Io approvo pienamente questo trend che, ci riporta alle nostre radici (sorvoliamo sul fatto che alcune lo vedono solo come una moda esteriore). Il fatto che anche le donne amino portare le corna è secondo me un segno che il lato maschile si sta risvegliando anche nelle donne, le quali, ormai è chiaro, sono le forze portanti del corrente innalzamento di consapevolezza e cambiamento globale verso una nuova società. Forse saranno le donne, alla fine, a far riscoprire a molti uomini la loro vera natura maschile.

 

Comunque nulla è esclusivo, e anche tutte le altre fasce di età hanno bisogno di vivere questi sentimenti, a modo loro, cosa che sicuramente contribuisce a dare maggiore equilibrio al momento.

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EQUILIBRARE IL POLO MASCHILE E QUELLO FEMMINILE DENTRO DI NOI

La dualità maschile/femminile è la prima divisione dopo l'unità: dall'1 si passa al 2 per poi sviluppare i miliardi. Lo stesso principio è conosciuto anche come Yin e Yang, che la medicina e filosofia cinese ha sviluppato per farci comprendere meglio il principio della dualità. Yin e Yang, vedi la Medicina Tradizionale Cinese, sono complementari e l'uno non può esistere senza l'altro, perchè descrivono due diversi aspetti della stessa cosa. Il vero modo per equilibrare gli eccessi e trovare la pace sta nel trovare il principio sottostante alla dualità. Ad esempio, umiltà e arroganza potrebbero sembrare due cose diverse invece sono due aspetti della sicurezza di sè e nel mezzo sta la forza, che è appunto il principio sottostante, come notte e giorno sono due aspetti della ruotazione della Terra. Anche per quanto riguarda i due poli maschile e femminile, quello che va armonizzato è il principio sottostante, e cioè l'essere umano. Infatti l'unione dei due ha come prodotto un essere umano. Chi non accetta la sua incarnazione in questo corpo probabilmente avrà dei problemi con il sesso opposto. Il percorso è quello di accettare completamente il fatto di essere un essere umano con tutte le sue disgrazie, bisogni, scomodità e limiti, concentrandosi magari sull'aspetto positivo di questa vita, che sono tutti i sentimenti positivi e le enormi possibilità creative e di sviluppo.

Passeggiate solitarie in mezzo al verde e meditazione sono ottimi strumenti per guardare dentro di sè e armonizzare questi aspetti. Nel bosco si viene a contatto con le forze primordiali della Natura, ed è proprio lì che dobbiamo cercare.

Anche tutti i tipi di corsi ed eventi spirituali possono essere utili, e, ovviamente, l'attenzione cosciente agli aspetti che sappiamo ci mancano.

Per incarnarsi maggiormente in questa vita è utile la cura del corpo, il nostro tempio: esercizi di vario tipo come Yoga e Qi Gong, movimento costante, alimentazione corretta, abiti comodi e cura del corpo per sentirsi bene. Il benessere fisico porta al benessere emotivo. 

 

COME CELEBRARE BELTAINE

Il modo migliore per sentire davvero Beltaine è partecipare ad una grande festa già organizzata, magari una con tradizione e con molti partecipanti.

Altrimenti, con le persone giuste, anche una piccola festa pagana con un bel rituale può essere un'esperienza molto intensa ed efficace. Se avete un gruppo di pagani, anche solo di 10-15 persone, organizzate una festa all'aperto, nel bosco, con cibi antichi, senza dispositivi moderni, e fate un rituale, ad esempio con il palo e la corona con i nastri, oppure senza il palo, basta intrecciare le corone del re e la regina di maggio, ballare e divertirsi, fare un'offerta alla Dea e connettersi profondamente con gli Dei e con la Natura. L'ideale è dormire nel bosco (in tenda) e divertirsi in modo sfrenato tutta la notte attorno al fuoco. Come bevande va bene tutto, a Beltaine tradizionalmente si bevono bevande alcoliche, anzi ancor piu, una volta le bevande alcoliche (birra, vino) preparate apposta per Beltaine contenevano anche erbe psicoattive come Giusquiamo, Datura, Belladonna e spezie varie.

TEMA DEL PERIODO: armonizzare le forze maschili e femminili, gioia e vitalità, creazione. Questo è anche il periodo in cui si intensificano e/o riallacciano i rapporti con le altre persone, quindi il tema è la vita sociale e l'immagine di sè che si vuole presentare al mondo.

ELEMENTO DEL PERIODO: acqua, la pioggia feconda che scendendo a terra si trasforma in piante. Alle celebrazioni tuttavia predomina il fuoco, come a praticamente tutte le celebrazioni pagane notturne, per ovvi motivi.

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