Greenspirit Naturheilpraxis Liestal, Silvia Vianello, Naturheipraktikerin TCM und Ernährungsberaterin, Tel. 076 6967849
Fitoterapia
INTRODUZIONE SULLE ERBE MEDICINALI
STORIA
Le erbe medicinali sono la medicina più antica che esista. Fin dai tempi del neolitico, 12’000 anni fa, appena l’uomo selvaggio si rese sedentario e incominciò ad allevare il bestiame e a coltivare il suo cibo invece che limitarsi a raccoglierlo nei boschi, si approfondì anche l’uso delle piante medicinali, a quell’epoca ancora molto legate a rituali sciamanici con i quali l’uomo primitivo curava i suoi simili già 30'000 – 40'000 anni fa.
Quindi, nel lontano neolitico, il tempo prima dei tempi, quando al mondo non c’era ancora
nessuna delle civiltà a noi pervenute, nessuna traccia degli egizi o dei sumeri, le piante che
troviamo oggi nei nostri giardini, prati e boschi avevano già la loro funzione accanto all’uomo, o a quello che era l’antenato dell’uomo moderno.
Le grandi famiglie di agricoltori e cacciatori arcaici si servivano di erbe medicinali come la piantaggine che trovavano sui loro sentieri, per disinfettare e curare le ferite, si cibavano con una varietà di piante che noi oggi non riusciamo nemmeno ad immaginare, bruciavano resine, legni particolari e piante come l’artemisia per respirarne l’essenza per scopi rituali.
Per farvi un esempio di un ritrovamento: In una tomba a Shanidar, in Iran, dove era sepolto un uomo di Neanderthal, furono trovati resti di pollini di piante medicinali come achillea, cardo benedetto, ed efedra, tutte piante molto conosciute e usate ancora oggi.
Dopo il neolitico l’uso delle piante medicinali ha continuato a propagarsi, raffinarsi, svilupparsi:
-gli egizi facevano grande uso di spezie, resine ed erbe per usi rituali ma anche cosmetici e medicinali; (mummie)
-i cinesi usano le erbe medicinali con moltissimo successo da più di 5000 anni; e continuano ad usarle ancora oggi, anzi hanno propagato la loro sapienza in tutto il mondo, anch’io uso anche le erbe cinesi che sono miracolose.
-i druidi e le sacerdotesse celtiche facevano frequente uso di piante medicinali per curare i loro malati;
- anche gli sciamani del Nord America, i medicine man, usano soprattutto piante medicinali per curarsi, che conservano nella loro medicine bag;
- la medicina ayurvedica dell’india e quella tibetana fanno grande uso di erbe medicinali,
- e anche l’Europa medievale conosceva molti tipi di piante medicinali, che erano la medicina del popolo.
In Europa, è stato solo con l’avvento della medicina moderna e la scoperta di prodotti di laboratorio come gli antibiotici, che le pratiche di medicina naturale sono state più o meno trascurate, per far posto al nuovo, che si è sperimentato fino all’esaurimento, per poi tornare alle radici, o a ciò che per decine di migliaia di anni ha comprovato la propria utilità: il popolo verde, come dicono gli sciamani, cioè il regno vegetale, la natura, la nostra compagna e alleata su questa terra.
L’USO DELLE PIANTE MEDICINALI AL GIORNO D’OGGI
L’uso delle piante medicinali non si è mai arrestato nella storia, ogni popolo ha continuato ad approfondire le conoscenze sulle piante locali in modo empirico, cioè provando, osservando e costatando i risultati, fino ad arrivare al giorno d’oggi dove l’uso di centinaia di piante medicinali è stato scientificamente provato, studiato e documentato da milioni di persone in tutto il mondo. Negli ultimi anni in Europa il popolo ha perso fiducia nella medicina convenzionale e nei medicinali di sintesi, a causa dei mancati risultati e degli effetti collaterali, e si è rivolto sempre piu’ ai rimedi naturali, primo di tutti le piante medicinali, che oggi vengono proposte in svariate forme:
La fitoterapia offre le piante nel loro stato più naturale, cioè l’erba seccata, che ufficialmente si chiama “droga”, con la quale si può fare ad esempio una tisana, oppure gli estratti secchi, che vengono compressi in forma di pastiglie, facili da usare e spesso molto più concentrati delle tisane, o in forma di gocce da diluire nell’acqua (es. la tintura madre).
L’omeopatia invece propone invece di potenziare la pianta, cioè diluire la parte materiale per esaltare la componente immateriale, che in realtà è quella che innesta la reazione curativa nel nostro organismo.
Secondo l’omeopatia, materia e spirito convivono in tutti gli esseri viventi, ma dove c’è troppa materia lo spirito non si può rivelare pienamente. Più si diluisce un prodotto omeopatico, più forte è il suo effetto. L’effetto dei medicinali omeopatici consiste nella trasmissione dell’informazione giusta al nostro corpo, il quale “ legge” e reagisce a ciò’ che ha letto. Questa reazione è l’effetto desiderato, che solitamente avvia la guarigione.
Poi ci sono vari preparati gemmo terapeutici, cioè macerati glicerici delle gemme delle piante, perché
si ritiene che le gemme contengano più principi attivi, ci sono i fiori di Bach, che consistono nel decotto o macerato di vari tipi di fiori, e agiscono con un principio simile a quello omeopatico, cioè trasmettono l’informazione. I fiori di Bach si usano solo per disturbi a livello psicologico, emotivo e non strettamente fisico.
Le erbe medicinali oggi si usano per qualsiasi disturbo. Non ci sono malattie per le quali la fitoterapia è generalmente controindicata, aiutano sempre, eventualmente anche in contemporanea ad altre medicine che possono essere sia naturali che sintetiche, o altre terapie.
Spesso la fitoterapia è una medicina curativa, cioè cura la malattia nella sua origine. Questo è l’uso più importante, perché ogni malattia andrebbe curata nella sua origine, se possibile. Vi faccio degli esempi:
Nel caso di cistite, che è un’infezione alle vie urinarie: bevendo una tisana contente uva ursina e altre piante diuretiche si disinfetta e sciacqua la vescica, i batteri fanno più fatica ad attaccarsi alle pareti e vengono espulsi, l’infiammazione scompare.
Oppure nel caso di disturbi del sistema digestivo: contro la gastrite, che è un’infiammazione alle pareti interne dello stomaco, il rimedio migliore è la camomilla, soprattutto per le sue proprietà antiinfiammatorie e calmanti.
O nel caso di insonnia, ci sono molte erbe che favoriscono il sonno e quindi curano l’insonnia: valeriana, melissa, luppolo, lavanda, eccetera.
Oppure, un altro esempio: l’aglio, che conosciamo tutti, è un ottimo medicinale: consumato regolarmente, cura la sindrome metabolica, una malattia moderna dovuta al nostro stile di vita sedentario e all’alimentazione squilibrata, che è diventata la malattia più comune in tutto il mondo. -- per darvi un’idea, la sindrome metabolica che comprende arteriosclerosi, dislipidemia, diabete, obesità e pressione alta, e le loro conseguenze delle quali le più gravi sono infarti e ictus, è il killer no. 1 a livello mondiale: nel 2010 ha ucciso 13 milioni di persone. Tenendo conto che la sindrome metabolica esiste quasi solo nei paesi industrializzati, il fatto che sia lo stesso la malattia più frequente a livello mondiale più del cancro, più della tubercolosi.. è preoccupante.
L’aglio cura la dislipidemia, e quindi l’arteriosclerosi, perché inibisce la sintesi del colesterolo nel fegato, abbassa il tasso di lipidi (grassi) nel sangue, (anche di più del 10%), e abbassa notevolmente la pressione. Inoltre scioglie le placche di trombociti e di fibre, che sono quelle che provocano infarti e ictus.
A volte invece la fitoterapia è palliativa, cioè serve ad alleviare i sintomi, ma sempre in maniera naturale, senza fare violenza al nostro corpo e con pochi o senza effetti collaterali.
Ad esempio, nel caso di artrite, non esiste una pianta, che ripristini la cartilagine consumata, però con varie piante medicinali come il rosmarino, il ginepro, l’arnica, la camomilla, l’iperico, si può calmare l’infiammazione.
O anche spesso per le influenze: non ci sono erbe che veramente uccidano i virus, nemmeno gli antibiotici lo fanno, infatti gli antibiotici, anche se molti non lo sanno, non hanno il minimo effetto sui virus, solo sui batteri, e quindi l’influenza virale, volente o nolente, se la devono sorbire tutti, però usando le erbe medicinali nel modo giusto si possono alleviare notevolmente i sintomi, accorciare il decorso ed evitare complicazioni.
Bene, poi molte volte le erbe medicinali vengono anche usate per prevenzione: ad esempio nel caso dell’aglio è utile prevenire. Quando la sindrome metabolica è avanzata, è quasi impossibile da curare, oppure per esempio una tisana depurativa è un’ottima prevenzione di tutte le malattie in generale, o l’echinacea, o anche altre erbe come il ginseng e l’eleuterococco, si usano per prevenire i raffreddori perché stimolano il sistema immunitario.
La prevenzione in realtà è sempre il modo migliore per stare bene.
Poi ci sono altri usi delle erbe, come quello culinario, non da trascurare perché le erbe e le spezie in cucina rendono più digeribili i cibi e prevengono ad esempio il meteorismo e la maldigestione, anche di questo parleremo in settembre,
Infine c’è l’uso rituale: Una volta si usava solo l’incenso e solo in chiesa, ora quest’antica usanza viene riscoperta e vari tipi di resine, legni ed erbe vengono usati molto spesso anche nelle case per depurare l’ambiente e creare una bella atmosfera. Di questo parleremo in novembre.
Inoltre esiste anche un uso puramente di piacere: molte erbe medicinali hanno un profumo delizioso e vengono utilizzate, spesso in forma di oli eterici, per profumare l’ambiente o le persone o per fare massaggi eccetera.
LE ERBE MEDICINALI NELLA MIA VITA
Io uso, mescolo, raccolgo, secco, coltivo erbe medicinali da quasi 30 anni. Dal 2000 le vendo anche. Le piante sono sempre state mie alleate, mie amiche. Quando da piccola andavo in montagna con i miei, sulle alpi dell’alto Adige, la mia passione più grande era raccogliere le piante, i fiori, le foglie, i semi, e poi giocarci. Spremevo i petali colorati e ne raccoglievo il succo, seccavo le foglie verdi e poi le sbriciolavo, raccoglievo tutti i semi della pimpinella maggiore che cresceva nel nostro giardino e li conservavo, anche se poi non sapevo che cosa farmene, perché mai nessuno mi aveva spiegato gli usi delle piante medicinali, in quegli anni ancora non erano “di moda”. Appena sono usciti i primi libri sulle erbe medicinali li ho risucchiati tutti. Il mio primo vero libro sulle erbe medicinali è stato letto talmente tante volte che le pagine si sono staccate dalla copertina. Ce l’ho ancora. L’ho comprato poco dopo i 20 anni, proprio nella località di montagna dove andavo sempre da piccola.A quel tempo mi ero da poco trasferita in svizzera, nel cantone di Basilea, un posto molto verde e naturale, la mecca degli amanti delle piante. Lì ho avuto occasione di prendere veramente contatto con moltissime piante medicinali, anche nel loro habitat naturale.
Per tanti, tanti anni le piante sono state le mie migliori amiche e lo sono tutt'ora. Andavo a trovarle tutti i giorni, seguivo il loro decorso stagionale, le osservavo a lungo, le ammiravo e parlavo con loro, le fotografavo da tutti i lati, le raccoglievo e le usavo per curare i miei clienti, me stessa e la mia famiglia. Ho letto dozzine e dozzine di libri sulle piante medicinali, finché ho prima aperto un’erboristeria, sempre in svizzera, e poi deciso di frequentare la scuola di naturopatia, o medicina naturale, all’accademia di medicina naturale di Basilea. Lì, oltre allo studio delle piante medicinali, ho studiato medicina convenzionale, medicina cinese, agopuntura, massaggio terapeutico cinese TUI NA, nutrizione e altre materie inerenti come la psicologia, alcuni elementi di medicina tradizionale europea, le tecniche di Kneipp, Dorn-Breuss ecc. e ora sono molto felice di aver fatto della mia passione, della mia vocazione il mio lavoro.
Le piante medicinali sono al nostro servizio dagli albori della razza umana. Sono nostre alleate, nostre amiche, sono i nostri angeli custodi. Se le sappiamo comprendere e scegliamo la pianta giusta nella dose giusta, ci offrono sempre esattamente l’aiuto di cui abbiamo bisogno. Esiste una pianta contro ogni male, basta conoscerla. E molto spesso crescono proprio lì dove c’è bisogno di loro. In Africa esiste anche una pianta contro la malaria, l’artemisia annua. In Siberia cresce una pianta che rinforza il sistema immunitario, l’eleuterococco. Vicino ai corsi d’acqua crescono le piante contro i reumatismi come il salice e la spirea, al sud quelle contro le scottature come l’aloe, al nord quelle con più vitamine e principi attivi contro raffreddori, sinusiti ecc. (rosa canina, sambuco, Rafano…).Se nel vostro giardino una pianta cresce spontanea più delle altre, chiedetevi se è una pianta medicinale, perché nel caso lo sia, è probabilmente proprio ciò che vi serve….